Pre-Bach

Pre-Bach

Styles Compared: the influence of Italian and French styles in Pre- Bach music

Johann Philipp Krieger (1649-1725)
Sonata Prima a due Violini e organo 2 violini e b.c.
Grave, poco presto, adagio - presto- adagio, Affettuoso - presto

Phillipp Heinrich Erlebach (1657-1714)
Sonata Seconda Stylus Phantasticus
Violino, Vla da gamba e b.c.
Adagio, Allegro, Adagio, Courante, Sarabande - Variatio

George Muffat (1653-1704)
Sonata a violino solo Violino e b.c.
Adagio, Allegro, Adagio, Allegro, Adagio

Johann Philipp Krieger
Sonata Seconda a due Violini e organo 2 violini e b.c.
Largo, Allegro - Adagio, Allegro - Adagio, Presto - adagio - presto - adagio

Dietrich Buxtehude (1637-1707)
Sonata III
Violino, Viola da gamba e b.c.
Vivace, Lento, Allegro - Largo, Andante, Grave, Giga

Johann Philipp Krieger
Sonata Nona à due Violini e organo 2 violini e b.c.
Allegro, Grave - presto, Adagio, Presto, Allegro, Adagio

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Trio Sonata BWV 1039 2 violini e b.c.
Adagio, Allegro ma non presto, Adagio e piano, Presto

ACCADEMIA HERMANS
Ensemble con strumenti originali

Rossella Croce, violino
Yayoi Masuda, violino
Teresina Croce, viola da gamba
Gabriele Palomba, Tiorba
Fabio Ciofini, clavicembalo e organo

VIVLADI-riciclato

Vivaldi riciclato

Concerto per traversiere, 2vl e b.c. in Sol magg. RV 102
Allegro, Adagio, Vivace, Arietta, Minuetto

J.S. Bach (1685 – 1750)
Concerto BWV 978
dal Concerto per violino, archi e b.c. RV310
(Allegro, Largo, Allegro)

Concerto per flauto, archi e basso continuo in Mi minore RV 275a
dai “Concerti a cinque n. 12 (trascrizione di C. Graupner)
Vivace, Adagio, Allegro

Sonata I RV 47 per violoncello e b.c.
Largo, Allegro, Largo, Allegro

Concerto per violino, archi e basso continuo  op. 3 n. 3 in Sol maggiore RV 310
dai Concerti dell’Estro Armonico
Allegro, Largo, Allegro

Concerto in Re magg. RV 89 per traversiere, 2vl e b.c.
Allegro assai, Cantabile andante e poco vivace, Allegro

Accademia Hermans
Fabio Ceccarelli, flauto traversire
Rossella Croce - violino solista
Luca Venturi - Yayoi Masuda, Violini
Sebastiano Airoldi, viola
Alessandra Montani - violoncello
Alberto Lo Gatto - Contrabbasso
Gabriele Palomba, tiorba
Fabio Ciofini, clavicembalo e direzione

P.S. Questo programma si può fare con un organico ridotto

La-Serenissima

La Serenissima

A. Vivaldi
1678-1741
Sonata RV 50 in Mi minore per traversiere e basso continuo
Andante, Siciliana, Allegro, Arioso
T. Albinoni
1671-1751
Sonata op.6 n.6 in La minore per violino (traversiere) e b.c.
(senza indicazione di tempo), Allegro, Adagio, Allegro
A. Marcello/J.S. Bach
1673-1747
Concerto in Re min. per oboe e orchestra trascritto da J.S. Bach BWV 974
(senza indicazione di tempo), Adagio, Presto
G.B. Platti
1697-1763
Sonata VI op. 3 in Sol maggiore per traversiere e b.c.
Siciliana (Adagio), Allegro,Non tanto Adagio ma cantabile,
Arietta con variazioni non tanto allegro
A. Vivaldi
1678-1741
Sonata RV 47 in Si bemolle maggiore per violoncello e b.c.
Largo, Allegro, Largo, Allegro
B. Marcello
1686-1737
1686-1737Sonata XII op.2 (in Re magg.) per traversiere e b.c.
Adagio, Minuetto (allegro), Gavotta (Allegro), Ciaccona (Allegro)

La Scuola Veneziana, quella di Vivaldi, Albinoni e dei fratelli Marcello, geni indiscussi del panorama barocco, apprezzati moltissimo dal pubblico contemporaneo ed ammirati e studiati da tanti musicisti in tutta Europa. Tra molti, J.S. Bach conosceva benissimo le musiche di Albinoni tanto che le faceva studiare ai propri allievi per fare pratica di basso continuo ed ha trascritto per clavicembalo numerosi concerti di Vivaldi, A. Marcello, Torelli ed altri. G.B. Platti, insigne flautista e oboista veneziano, oggi poco conosciuto ma apprezzatissimo virtuoso del suo tempo, da Venezia prosegue la sua carriera come “virtuoso di camera” del Principe/Vescovo di Bamberga e Würzburg, lascia numerose composizioni tra cui la sonata n.6 op.3, esempio di raro virtuosismo strumentale, che ben si abbina alla sonata in Fa maggiore per flauto dolce di Benedetto Marcello, adattata nella tonalità di Re Maggiore per flauto traversiere.

Handel

Georg Friedrich Händel

Georg Friedrich Händel
1685-1759

Concerto in Sol m, op. 4 no. 1 (HWV 289)
Larghetto e staccato - Adagio, Allegro, Adagio, Andante

Concerto in Sib M, op. 7 no. 6 (HWV 311)
Pomposo, Organo ad libitum, Air. A tempo ordinario

Concerto in Fa maggiore op. postuma
“the  Cuckoo and the Nightingale”
Larghetto, Allegro, Larghetto, Allegro

Concerto grosso op. 3 n. 2 in Sib Maggiore
Vivace - Grave, Largo, Allegro, (Menuet), (Gavotte)

Concerto in Sol m, op. 7 no. 5 (HWV 310)
Staccato ma non troppo allegro, Andante larghetto e staccato, Menuet, Gavotte

Accademia Hermans
(con strumenti originali)

Fabio CiofiniOrgano


Organico 18 persone

Bonporti

Bonporti invenzioni

Alle Invenzioni per violino e basso continuo si deve la recente rivalutazione dell'opera del “gentilhuomo di Trento” Francesco Antonio Bonporti, vissuto tra il 1672 e il 1749 e nome di primo piano del panorama violinistico europeo del tempo. Formatosi tra la città natale, Innsbruck e Roma, dove forse ebbe contatti con Corelli, Bonporti lega il suo esordio ad alcune raccolte di Sonate a tre, pubblicate tra il 1696 e il 1705 e impostate nel solco di una solida tradizione che ha nel modello corelliano il suo riferimento più forte.

E' con le Sonate da camera op. 6 del 1707 che si apre la sua fase più matura, culminata nella pubblicazione di queste Inventioni da camera a violino solo con l'accompagnamento di un violoncello e cembalo o liuto op. 10, edite da Silvani a Bologna nel 1712 e ristampate a Venezia e Trento (1713), Amsterdam e Parigi (s.d.). Pagine esemplari per autonomia stilistica e raffinata ricercatezza, furono a lungo ritenute opera di Johann Sebastian Bach, che forse le trascrisse, come fece con molti altri originali italiani, a scopo di studio. Dall'opera omnia bachiana (vol. XLV) le Invenzioni furono espunte solo all'inizio del secolo scorso, dopo i preziosi contributi di Wolffheim (1911) e Bouvet (1918), che ne motivarono la corretta attribuzione, da cui scaturì una sostanziale rilettura della figura di Bonporti come compositore di indiscutibile statura (in grado di “resistere” per due secoli accanto a quella del sommo Bach!) e grande originalità.  Condizione questa certamente favorita dal suo essere, orgogliosamente, “dilettante di musica”, incurante delle necessità del mercato e delle mode.

Lo schema dei quattro movimenti, tradizionalmente bipartiti, rispetta la convenzione dell'alternanza di andamenti lenti e veloci rileggendola alla luce di una estrosa inventiva, a tratti deliberatamente bizzarra, che emerge dalla denominazione stessa di alcuni movimenti (lamentazione, fantasia, bizzarria, andamento, scherzo, che usa tra i primissimi) riflettendosi in un'inventiva melodica di grande estro e fortemente espressiva, supportata da un tragitto armonico mai banale. Pagine di sostanziale modernità, le Invenzioni furono a lungo nel repertorio del grande virtuoso del tempo Francesco Maria Veracini, che le fece conoscere e apprezzare in tutta Europa.

© Silvia Paparelli

 

Rossella Croce, violino barocco
Gabriele Palomba, tiorba
Fabio Ciofini, clavicembalo e organo

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