Vallo di Nera (PG), Chiesa di S. Caterina
Auditorium - Venerdì 1 settembre 2017 ore 21.15
SPLENDORI BAROCCHI
ENSEMBLE PALLADIO (Vicenza)
Floriana Fornelli, soprano
Sara Tommasini, contralto
Steno Boesso, fagotto
Enrico Zanovello, Maestro al clavicembalo
PROGRAMMA
Vivaldi (1678-1741) Amor hai vinto - Cantata per soprano e b.c.
Monteverdi (1567-1743) Pur ti miro - Duetto dall’Incoronazione di Poppea
Corrette (1707-1795) Sonata II “Le delices de la solitude“ per fagotto e cembalo (Allegro, Aria I e II, Allegro)
Vivaldi (1678-1741) Qual per ignoto calle Cantata per contralto e b.c.
G. F. Handel (1685-1750) Duetto “Caro amico amplesso” dall’opera “Poro Re delle Indie”
G Besozzi (1713-1786) Sonata per fagotto e cembalo (Allegro, Adagio, Allegro)
G. F. Handel (1685-1759) Duetto “Tanti strali al sen mi scocchi ” per soprano, contralto e b. c. HWV 197
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Il programma proposto vede un excursus fra il repertorio barocco europeo, attraverso un percorso musicale che lega l’Italia, ed in particolare Venezia, all’Europa. Il genere della cantata amorosa non gode oggi della diffusione del melodramma, ma ne ha la stessa matrice, "Il recitar cantando", che permea e sigla tutte le forme vocali del primo e medio barocco. Nata in ambito veneziano nei primi decenni del ‘600 con A. Grandi e P. Berti, con il termine "Cantada", diventerà una rilevante forma d'arte a Roma, Bologna, Napoli e poi ancora Venezia rappresentati in questo programma dai massimi compositori Monteverdi e Vivaldi. Espressione di una società colta ed aristocratica, che ospita ed esalta raffinatissimi esecutori, la cantata si nutre di umori poetici amorosi, topos di tutte le società esclusive dai trovatori ai madrigalisti, con una intensificazione qui della componente pastorale.
I duetti “Caro amico amplesso” e “Tanti strali al sen mi scocchi” di Handel sono fra le pagine più significative ed ispirate della maturità del “Caro Sassone”. La brillantezza e la sontuosità delle opere di Handel sono la loro cifra distintiva rispetto alle tante opere italiane rappresentate in Inghilterra. Il duetto Tanti strali al sen mi scocchi appartiene a una serie di duetti scritti al suo ritorno ad Hannover nel 1710 dopo il soggiorno in Italia. L’influenza italiana, soprattutto di Agostino Steffani è molto evidente. L’intreccio delle voci dialoga con una struttura “a tre” con il basso strumentale in una crescendo di interazione fino all’utilizzo di “madrigalismi” con motivi ascendenti di biscrome sulle parole “di tanti strali”.
Le due sonate strumentali per fagotto e basso continuo rappresentano e testimoniano strutturalmente come la forma della sonata barocca si sviluppa in Europa ed in questo caso particolare in Francia.
Girolamo Besozzi, nasce a Napoli ma la sua carriera musicale si sviluppa a Parigi dove partecipa, in veste di oboista, ai Concert Spirituel al cospetto del re di Francia.
La sua sonata per fagotto e basso continuo, nei caratteristici tre tempi, allegro, adagio, allegro, mostra le tipiche movenze della sonata barocca con la chiusura danzate del movimento finale. Assieme alla sonata dell’altro francese Michele Corrette il fagotto qui assurge a vero interprete e testimonia la vocazione all’intrattenimento e per gli splendori e gli sfarzi della corte barocca.